Il cioccolato bean to bar è senza glutine?

Caratterizzato da un controllo completo della filiera produttiva, il cioccolato artigianale bean to bar è una delle espressioni più pure del cioccolato.

Purtroppo non tutti possono godere di questo piacere senza preoccupazioni: per chi soffre di celiachia o ha una sensibilità al glutine, per esempio, è infatti essenziale sapere se un prodotto contiene o meno il glutine (che può causare gravi problemi di salute a chi è intollerante). 

Per questo, una domanda frequente tra gli amanti del cioccolato con intolleranze o sensibilità alimentari è proprio se il cioccolato bean to bar sia senza glutine.

Cos’ è il glutine

Il glutine è una proteina presente in alcuni cereali, tra cui grano, orzo, segale e farro. È composto principalmente da due gruppi di proteine: le gliadine e le glutenine. Queste proteine conferiscono elasticità e coesione agli impasti, permettendo al pane e ad altri prodotti da forno di mantenere la loro forma e consistenza. 

Tuttavia, per alcune persone, il glutine può causare problemi di salute significativi. I celiaci, ad esempio, soffrono di una reazione autoimmune in cui l’ingestione di glutine danneggia il rivestimento dell’intestino tenue, portando a malassorbimento di nutrienti e vari sintomi gastrointestinali e sistemici.

Cioccolato artigianale bean to bar e glutine

Poiché prodotto artigianalmente con un controllo completo della filiera produttiva, il cioccolato bean to bar può essere una scelta sicura per chi deve evitare il glutine. Tuttavia, la presenza o l’assenza di glutine nel cioccolato dipende da diversi fattori legati agli ingredienti utilizzati e ai processi di produzione.

Il cioccolato bean to bar tradizionalmente contiene pochi ingredienti: fave di cacao, zucchero e talvolta burro di cacao aggiuntivo. Questi ingredienti di base sono naturalmente privi di glutine. Le fave di cacao, che rappresentano l’elemento principale, non contengono glutine. Lo stesso vale per lo zucchero e il burro di cacao. 

Tuttavia, in alcuni casi possono essere aggiunti anche altri ingredienti come aromi riempitivi che potrebbero contenere tracce di glutine. È quindi importante verificare sempre la lista degli ingredienti

Un aspetto cruciale da considerare è anche la possibile contaminazione incrociata durante il processo di produzione. Anche se gli ingredienti di base sono privi di glutine, il cioccolato può essere contaminato se viene prodotto in ambienti dove sono presenti altri prodotti contenenti glutine. La contaminazione incrociata può avvenire attraverso superfici di lavorazione, utensili o macchinari non adeguatamente puliti. Per garantire un cioccolato completamente senza glutine, i produttori devono adottare rigide misure di controllo della qualità e protocolli di pulizia specifici.

Normative e certificazioni

Le normative relative al contenuto di glutine negli alimenti variano da paese a paese, ma generalmente seguono linee guida simili stabilite da organizzazioni internazionali. Ad esempio, il Codex Alimentarius, una raccolta di standard alimentari riconosciuta a livello globale, definisce che un alimento può essere etichettato come “senza glutine” se contiene meno di 20 parti per milione (ppm) di glutine. Questa soglia è considerata sicura per la maggior parte delle persone celiache.

In Europa, il Regolamento (UE) 1169/2011 obbliga i produttori a dichiarare la presenza di allergeni, incluso il glutine, sugli imballaggi alimentari. Inoltre, il Regolamento (UE) 828/2014 specifica le condizioni per l’etichettatura degli alimenti come “senza glutine” e “con contenuto molto basso di glutine”. In Italia, i prodotti alimentari che vogliono ottenere il marchio “Spiga Barrata” dell’Associazione Italiana Celiachia devono aderire a standard simili.

Per i consumatori celiaci o con sensibilità al glutine, inoltre, le certificazioni gluten-free rappresentano una garanzia fondamentale. Queste certificazioni vengono rilasciate da enti indipendenti che verificano rigorosamente i prodotti alimentari e i processi produttivi per garantire l’assenza di glutine. Alcune delle certificazioni riconosciute a livello internazionale includono la certificazione dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), il marchio GFCO (Gluten-Free Certification Organization) e la certificazione dell’Associazione Celiachia Europea (AOECS).

I produttori di cioccolato bean to bar che ottengono queste certificazioni devono rispettare criteri stringenti, come l’analisi dei prodotti per rilevare la presenza di glutine e la verifica dei processi di produzione per evitare la contaminazione crociata. La presenza di un marchio gluten-free sulle confezioni di cioccolato bean to bar fornisce una sicurezza aggiuntiva ai consumatori, indicando che il prodotto è stato testato e trovato conforme agli standard necessari per essere considerato sicuro per chi deve evitare il glutine. Questo non solo aumenta la fiducia dei consumatori, ma garantisce anche che il cioccolato prodotto sia conforme agli standard internazionali di qualità e sicurezza​.

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